Salerno Building Group – Marocco

Fabbricato polifunzionale a Rabat – Marocco

Anno: 2005

Team: A.BA.CO. , Giuseppe Barile, Dino Ricciardi

L’augurio di una proficua collaborazione tra i due paesi, Italia e Marocco, ha invogliato alla ricerca di un dialogo ed una integrazione tipologico-formale delle due concezioni di architettura.

Le millenarie culture dei due popoli hanno quindi spinto a ricercare nelle origini più o meno lontane degli stessi, forme, dimensioni e tecnologie costruttive che mediassero e rappresentassero il desiderio di unione oltre che di scambio sociale e culturale.

E’ dunque patrimonio e matrice tipologica dell’idea progettuale l’esperienza dell’architettura classica, europea come africana, con l’esigenza di rispondere a necessità imprescindibili quali il microclima, l’igiene, il risparmio energetico, con il linguaggio tecnico dell’architettura classica, ampiamente consolidata e perfettamente in linea con i più moderni criteri della bio-architettura.

Elementi fondanti della progettazione diventano allora la “pianta centrale”, l’acqua, la piazza, la cortina muraria, il sistema di circolazione dell’aria.

Lo studio della volumetria globale e del rapporto con l’esterno rimanda chiaramente alla concezione spaziale del Pantheon, composto essenzialmente di tre parti distinte, l’imponente colonnato con i due pronai ad ingrappatura della vivacità del mondo esterno, il colonnato interno di rapporto e diaframma con le attività svolte all’interno, e la maestosità dello spazio centrale. La chiusura formale dell’edificio viene infine mischiata e integrata alla tradizione ed alla cultura tecnologica locale, in un connubio che si è semplicemente inteso rappresentare con il riferimento alla tenda dei berberi marocchini, aperta sui lati e dotata di uno sfogo apicale, in tessuto, al fine di essere al tempo stesso impermeabile all’acqua ma permeabile all’aria.

La pianta “centrale”, di sagoma perfettamente ottagonale, racchiusa intorno all’elemento di riferimento costituito dalla piazza centrale, vero crocevia di culture, abitudini, affari, circondata da un colonnato sia interno che esterno, entrambi binati a rappresentare l’affiancamento delle due differenti culture. La sagoma, formalmente irrobustita dai cantoni che si presentano come veri e propri bastioni, presenta in realtà proprio in corrispondenza di questi ultimi, totalmente vetrati ai livelli bassi, la massima permeabilità all’aria ed alla vista.

Sotto il profilo funzionale l’edificio si articola su quattro livelli funzionali oltre al livello interrato destinato a parcheggio, di cui uno doppio, e su una superficie totale coperta di circa mq. 1700, comprensivi della piazza centrale e del colonnato esterno.

Al livello interrato il progetto prevede la disposizione di un’area di parcheggio, per complessivi 40 posti auto, custodita e direttamente collegata sia attraverso uno dei gruppi scala, sia mediante uno dei gruppi ascensore, a tutti i livelli fuori terra.

Al livello piazza, con accesso da due degli otto lati della sagoma di pianta, sono stati sistemati dodici ambienti destinati a show-room,

I moduli corrispondenti agli accessi, previsti lateralmente rispetto al paramento di facciata che diventa così un vero e proprio diaframma all’aria ed anche allo sguardo andando a stimolare il desiderio di conoscenza dell’uomo, sono stati destinati infine alla ricezione ed agli spazi direttivo-amministrativi.

Al primo livello funzionale si è ipotizzata la disposizione di spazi più propriamente commerciali, anch’essi articolati in dodici differenti ambienti ufficio, tutti rapportati alla piazza centrale su cui prospetta l’intero percorso circolare di distribuzione e ciascuno dotato di propri spazi per il lavoro, per gli incontri formali o informali.

Al secondo livello funzionale si sono ipotizzati spazi per la foresteria.

Il terzo ed ultimo livello funzionale è destinato agli spazi comuni per ristorazione e ad una sala per conferenze e incontri della capienz

a di circa 120 posti comodamente adagiati su gradinate, tutti con ampia visuale sulla piazza centrale e sugli spazi di ristorazione.