Anno: 2015
Team: A.BA.CO., Lucido Di Gregorio, Alfonso Di Masi, Antonio Coviello, Fabio Vece, Luca Casaburi, Rossella Solimeo, Dario Marandino, Giorgio Pizziolo, Rita Micarelli, Massimo Sabato
La demolizione delle attuali postazioni posizionate nel punto di massima visibilità del colle di Bellaria, è presupposto principale per la realizzazione di una nuova struttura destinata a tale scopo. La prerogativa fissata dal bando e la nuova localizzazione fissata in luogo poco distante da quello attuale, ha suggerito la progettazione, di una “architettura verticale” che prende spunto dalla forme presenti in natura, di una nuova struttura da realizzare completamente in metallo zincato a maglia reticolare aperta.
Lungo il posizionamento a terra, è prevista la messa a dimora di piante che col tempo potranno avvolgere in buona parte l’intera struttura in modo da creare un vero e proprio “involucro” verde, allo scopo da una parte di mitigarne l’impatto e dall’altro di costituire una vera e propria “verticalità naturale” integrata nel contesto arboreo preesistente. L’accentuazione del profilo del colle andrà così ad integrarsi interamente con la nuova struttura che per dimensione e forma, potrà sufficientemente rispondere alle esigenze impiantistiche attuali e di futura implementazione. Alla sommità del “totem”, è prevista la sistemazione di pale eoliche a rotazione assiale verticale, in modo da produrre energia sufficiente ad alimentare l’intero sistema di illuminazione previsto.
La proposta di organizzazione dell’area di Concorso, che trae comunque origine da caratteri paesistici ben definiti nei loro ambiti e profili, non è un mero disegno di forme ma un’organizzazione di specifiche funzioni in grado di consentire una effettiva fruizione della bellezza del sito, lasciandone intatte le caratteristiche naturali e la conformazione originale, attraverso le quali potrà ottenersi una giusta integrazione con le strutture urbane più a valle. Sull’area posta lungo il versante ad ovest, in posizione di diretta percezione dal mare, è prevista la realizzazione di un “Parco delle essenze spontanee mediterranee” sia per una ricomposizione della macchia mediterranea, sia per la creazione di un itinerario didattico di visita e conoscenza della flora spontanea, da concepire quale sfondo naturale al di sopra dell’attuale profilo artificiale dei fabbricati residenziali.